Esprit
Nomade è la 22ma esposizione che il Senato presenta
sulla cancellata dei Giardini del Lussemburgo. Da
30 anni, Tiziana e Gianni Baldizzone mettono il loro
talento di fotografi al servizio dei confini sconosciuti
della nostra terra, in particolare al servizio delle
donne e uomini che la abitano. Che siano di sabbia
o di neve, di pietra o d’erba, i deserti del nostro
pianeta sono lo scrigno di popoli rari, attacati ad
un modo di vivere che è anche un’etica. Come mostrano
queste fotografie, il nomadismo è anzitutto uno stato
d’animo, una comunione stretta e ancora intatta tra
l’Uomo e la natura.
«Parlare del deserto» diceva Théodore Monod,
«non è anzitutto stare in silenzio come lui?»,
stare in silenzio per ammirare questi scatti che hanno
la forza della testimonianza.
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Gérard Larcher
Presidente del Senato di Francia
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Un
incontro nel 1984, nel Sahel devastato dalla siccità,
ha segnato l’inizio della nostra avventura umana tra
i nomadi pastori. Da allora, siamo ritornati sempre
più spesso nel cuore delle steppe, delle sabbie e
delle nevi per condividere il quotidiano delle famiglie
che ci hanno accolto.
Il legame profondo con la terra, la forza e la saggezza
degli uomini e delle donne che abitano alcune delle
terre più fragili e ingrate del pianeta ci toccano.
La loro vita non finisce di sorprenderci, tanto essi
sanno integrarsi agli ambienti naturali più severi
e fare della semplicità uno stile di vita. Il rispetto
che istintivamente i nomadi hanno verso la natura
e gli ecosistemi è il risultato della conoscenza e
comprensione dell’ambiente naturale in cui vivono
e di uno sforzo continuo di adattarvisi per non turbare
un equilibrio che sanno essere vitale per la propria
sopravvivenza. Le relazioni umane e i valori condivisi
sono al centro della vita dei nomadi nella quale l’Altro
occupa un posto privilegiato.
Ad ogni viaggio, le nostre certezze di sedentari diventano
meno certe. Il progetto Spirito Nomade è il risultato
di un percorso personale: un viaggio alla ricerca
di una dimensione umana più autentica tra uomini,
i nomadi, che sono custodi di comportamenti e valori
che costituiscono il fondamento dell’essere umano
e da cui possiamo trarre ispirazione per trovare qualche
spunto di riflessione sul nostro rapporto con gli
Altri e con la natura.
Presentando gli allevatori nomadi come un solo popolo,
e non per zone geografiche o etnie, abbiamo voluto
mettere in rilievo un modo di vita unico che – al
di là delle apparenze culturali – si fonda su valori
comuni. Oggi i nomadi vivono un momento di transizione,
in difficile equilibrio, tra tradizione e integrazione
nella vita moderna.
Il nostro progetto vuole riflettere lo spirito che
anima questi popoli che potrebbero rivelarsi dei preziosi
alleati dell’uomo moderno nella preservazione e conservazione
dell’ambiente.
Per non dimenticare un patrimonio inestimabile di
conoscenze tradizionali e quello « spirito nomade
» in cui risiede la forza e la speranza dell’avvenire
dell’uomo.
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Tiziana et Gianni Baldizzone
Fotografi
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Partners |
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Tiziana
e Gianni sono degli esseri rari, eccezionali per la
nostra epoca, «bizzarra e folle», in cui tutti vanno
di corsa, passano, saltano da un luogo all’altro,
senza il tempo di guardare, sentire, far conoscenza.
Tiziana e Gianni invece si fermano. Quando si spostano
in una regione dell’aasia o dell’africa, si installano,
a lungo, dei mesi, degli anni. Vanno e ritornano molte
volte per condividere la vita degli abitanti, conoscerne
la cultura, la lingua, tentare di comprenderli e per
stabilire quella che essi chiamano «una connivenza».
Perchè, dicono: «Osservare uno sguardo attraverso
l’obiettivo significa cercare di capire, e capire
è il minimo per compensare l’intrusione nella vita
o nello stato d’animo di un altro». E’ così, prendendosi
il tempo, che i baldizzone hanno reaòlizzato dei lunghi
reportgaes tra gli uomini e donne che li hanno accolti.
Tiziana e Gianni non sono degli esploratori nè rubano
le immagini. Sono dei giornalisti che, grazie alla
fotografia, hanno preso a prestito dei visi per scrivere
alcune magnifiche pagine del grande libro dell’umanità... |
Alain Genestar
Direttore di Polka Magazine
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Fondata
a Londra nel 1969, Survival International è un’organizzazione
mondiale di sostegno ai popoli indigeni. Concentrando
i propri sforzi sui popoli più isolati e più vulnerabili
del pianeta, essa li aiuta a difendere la propria vita,
proteggere le proprie terre e decidere del proprio avvenire.
Presente in più di 80 paesi, l’organizzazione agisce
lanciando campagne internazionali di obilizzazione e
informazione dell’opinione pubblica, la forza più efficace
per un cambiamento durevole. Rappresenta gli interessi,
difende i diritti dei popoli autoctoni e promuove ogni
attività avente lo scopo di eliminare le forme di oppressione
e discriminazione di cui sono vittime. |
Jean-Patrick Razon
Direttore di Survival International France
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